Abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Partito Democratico: una proposta politica in sintonia con le nostre idee. Noi siamo per l’unità del Partito, per l’uguaglianza e la democrazia in Italia come in Europa. Tutti questi beni si stanno esaurendo. È ora di dire che non siamo rassegnati, che è ora di restituire al PD il proprio ruolo nel Paese, che ci distingua nettamente, agli occhi dei cittadini, dalle forze della reazione che guadagnano terreno. Questo è il nostro compito. Se non lo svolgeremo, la reazione, nelle sue nuove forme sovraniste e protezioniste, prevarrà.

Andrea Orlando propone una leadership unitaria, ricca di contenuti, anziché un’individualità sufficiente a sé stessa. La forza di questa candidatura si fonda su un’analisi lucida.

Sul Partito. Che si è allontanato dalla società e si è intrappolato nella sovrapposizione tra Partito stesso e governo, ed è andato incontro a una punizione severa al referendum costituzionale. Che deve restituire alla militanza il senso della partecipazione al processo politico anziché del far parte di una “macchina elettorale” da convocare all’occorrenza. E che in questo ritroverà una spinta all’unità. Un Partito il cui segretario deve fare il segretario, le cui regole, nate in un tempo diverso – un tempo che è finito il 4 dicembre – devono cambiare.

Sulle condizioni sociali. L’equità della società dipende da scelte politiche. E determinate scelte politiche – non solo le forze del mercato globale – hanno prodotto il declino delle classi medie e lavoratrici, che alimenta la crescita delle nuove destre. Affermare scelte diverse è il compito del nostro Partito. Noi siamo la forza che deve riconoscere coloro che si sentono dimenticati, ai quali dobbiamo offrire una prospettiva di equità, giustizia e riscatto.

Non siamo qui per portare nostalgicamente “la barra a sinistra”. Nella candidatura di Andrea Orlando riconosciamo la profondità analitica e l’energia per costruire le risposte della sinistra alle sfide del nostro tempo. Per essere una sinistra riconoscibile e costruttivamente alternativa alle forze della reazione. Per essere un Partito unito e che unisca.